Come agente immobiliare che opera a Bari da anni, non posso che condividere la preoccupazione per la trasformazione che la nostra città sta subendo in particolare il quartiere Poggiofranco ma non solo. “Piove cemento” è l’espressione che sempre più spesso si sente a Bari, e purtroppo non è un modo di dire. Corso Alcide de Gasperi è solo un esempio di come la città stia cambiando volto, con nuove costruzioni che sorgono ovunque, spesso a scapito di spazi verdi e abitazioni storiche.
Lì dove c’erano tanto alberi – per l’esattezza pini marittimi – e storiche ville stile liberty degli inizi del Novecento, si cementifica su ogni metro quadrato disponibile, su ogni fazzoletto di terreno. Viene giù la vegetazione secolare, diranno che gli alberi erano pericolanti, e si tirano su villette-alveari e palazzine come gabbie, una addossata all’altra, senz’aria, senza soluzione di continuità, su stradine microscopiche, con marciapiedi che rendono difficile anche solo camminare .
Mi chiedo se questo modello di sviluppo sia davvero sostenibile. È vero, il nuovo cemento “tira” e le case si vendono sulla carta, ma a quale prezzo? Abbiamo perso spazi verdi, abbiamo peggiorato la qualità dell’aria e abbiamo creato quartieri congestionati e privi di servizi.
Come professionisti del settore immobiliare, abbiamo una responsabilità. Non possiamo limitarci a vendere ciò che viene costruito, ma dobbiamo far sentire la nostra voce e promuovere un modello di sviluppo più rispettoso dell’ambiente e delle persone.
Dobbiamo essere consapevoli che le scelte che facciamo oggi avranno un impatto sul futuro della nostra città. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla cementificazione selvaggia e alla perdita di identità di Bari.
Spero che questo mio articolo possa stimolare una riflessione e un dibattito costruttivo sul futuro della nostra città. Bari merita di meglio!