E’ una misura economica voluta dal governo: si tratta di una detrazione riservata agli acquirenti di nuove unità immobiliari che vengono costruite in sostituzione a fabbricati demoliti con lo scopo di ridurne il rischio sismico.
Questo bonus è applicabile nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3, e c’è una clausola importante da tenere conto: è valido solo quando l’impresa che si prende in carico la demolizione e la ricostruzione di un’abitazione decide di venderla ad una persona fisica entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori.
Solo a quel punto infatti, l’acquirente potrà usufruire della detrazione sul prezzo di vendita, fino a un tetto di spesa di 96 mila euro (gli importi eccedenti sono esclusi), da ripartirsi poi in 5 quote annuali di pari importo.
Se invece fosse l’impresa stessa che effettua i lavori a voler usufruire del Sismabonus acquisto, o se volesse vendere l’immobile di riferimento ad un’altra impresa, la percentuale detraibile concessa varierà dal 75% fino all’85% sul costo sostenuto per gli interventi, e per l’acquirente non sarà più possibile beneficiare del Sismabonus 110% Acquisti.
Come avviene la detrazione del sisma bonus?
Esistono due opzioni: l’acquirente decide di acquistare l’immobile approfittando del Sismabonus tradizionale (ma solamente con la Dichiarazione dei Redditi), oppure con il bonus maggiorato, potendo scegliere di conseguenza se avere lo sconto immediato, la cessione del credito o la Dichiarazione, per un massimo di 96 mila euro.
Facciamo due esempi di acquisto da parte di una persona fisica, che usufruisce del Sismabonus con aliquota maggiorata al 110%: uno in cui lo sconto in fattura assorbe parte del prezzo e uno in cui l’acquirente non deve affrontare nessun esborso di denaro.
Se il prezzo di vendita di un immobile ammonta a 120.000 euro, l’acquirente persona fisica ha diritto alla detrazione del 110% (da calcolare sul tetto di spesa di 96.000 euro) pari a 105.600 euro.
L’acquirente che intende optare per lo sconto in fattura, ha diritto ad uno sconto pari a 96mila euro.
La differenza tra la detrazione cui avrebbe diritto se ne usufruisse direttamente e lo sconto praticato, pari a 9.600 euro, viene portata in detrazione dall’impresa.
Il prezzo residuo da corrispondere è pari a 24.000 euro (120.000 – 96.000). Nell’atto di compravendita bisogna quindi indicare la volontà di utilizzare lo sconto in fattura, la parte di prezzo assorbita dal Superbonus e le modalità di pagamento della parte restante.
Se il prezzo di vendita dell’immobile ammonta a 80.000 euro, l’acquirente ha diritto ad una detrazione pari a 88.000 euro (il 110% di 80.000), che assorbe quindi l’intero prezzo di vendita.
Quando scade il sisma bonus acquisti?
PROROGA 2024 – LA NUOVA LEGGE DI BILANCIO CONFERMA LA PROROGA AL 31 DICEMBRE 2024 PER NUOVE COSTRUZIONI AL NETTO DI SISMABONUS
UFFICIO VENDITE: per informazioni su acquisto nuove costruzioni SISMA BONUS a Bari e provincia non esitare a contattami al cell. 320 807 1557